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Referendum: la parola ai cittadini
Seveso è chiamata di nuovo alle urne: a distanza di due settimane dalle elezioni amministrative, che per la nostra città si sono concluse al primo turno, i seggi tornano in attività per i due referendum popolari mediante i quali i cittadini italiani sono chiamati a esprimersi. Il primo quesito referendario riguarda l'abrogazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori , mentre il secondo ha in oggetto l'abolizione della servitù coattiva di elettrodotto.
Rispetto ai 15815 aventi diritto conteggiati alle votazioni amministrative, ora il numero degli iscritti alle liste elettorali è sceso a 15652. Il brusco calo non è dovuto a un'impennata dei decessi - anche se dall'ultima consultazione ne sono stati registrati 13 - ma dal fatto che per la prima volta nel nostro Paese i cittadini italiani residenti all'estero avranno la possibilità di votare dal luogo dove sono residenti, per corrispondenza e senza la necessità di rientrare in Italia.
Così ben 154 sevesini (83 maschi e 71 femmine) che negli anni hanno lasciato la nostra città per trasferirsi magari dall'altra parte del mondo potranno sentirsi ancora italiani, continuando a esercitare il loro diritto di voto: entro la fine di maggio ciascuno di loro avrà ricevuto un plico contenente le due schede referendarie, il certificato elettorale personale, una busta bianca, una busta preaffrancata con l'indirizzo del Consolato e un libretto contenente il testo della legge riguardante le "Norme sul diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero". Le schede potranno essere accettate fino al 12 giugno quando dalle varie sedi diplomatiche saranno inviate a Roma.
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